“Inutili e dannosi”. Così la Fai Cisl del Veneto, in totale sintonia con la federazione nazionale, bolla i voucher nel mondo dell’agricoltura. É la risposta, immediata e netta, alle dichiarazioni di alcuni ministri, tra cui Centinaio, titolare del dicastero dell’Agricoltura, sulla reintroduzione dei buoni lavoro nel settore ma anche sulla modifica della legge contro lo sfruttamento e il caporalato (L. 199/2016).
“Ripristinare i voucher – spiegano i dirigenti della Fai – vuol dire equiparare il lavoro occasionale, ad esempio di un giardiniere, eventualmente studente o pensionato, con quello di un lavoratore agricolo vero e proprio, che magari offre il proprio lavoro tutti i fine settimana dell’anno oppure in relazione alla stagionalità di un prodotto. Proprio perché si tratta di un settore parcellizzato, in cui c’è molta stagionalità – concludono – sono previste forme contrattuali su misura che danno garanzie previdenziali e assistenziali a lavoratrici e lavoratori, cose che il voucher non fornirebbe”.
Il segretario di Fai Cisl Veneto denuncia anche la stretta correlazione tra voucher e caporalato “come abbiamo potuto riscontrare nella campagna di sensibilizzazione “Stop Voucher!” in Veneto abbiamo riscontrato l’abbinamento dei due caporali: quello fisico del boss che controlla i lavoratori e quello cartaceo dei buoni lavoro. Ora non si può tornare indietro ma piuttosto serve avviare un confronto serio su sfruttamento e caporalato, visto che la legge 199 potrebbe aiutare eccome a contrastare l’economia sommersa e la concorrenza sleale”.
Zanin annuncia il prossimo lancio in Veneto della campagna “SOS caporalato in agricoltura” perché anche in Veneto “non abbiamo a che fare con un fenomeno marginale ma di una degenerazione del mercato del lavoro che sta infestando le nostre campagne”.
Dopo una trattativa che ha visto le organizzazioni sindacali Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil proclamare uno sciopero generale degli operai agricoli e florovivaisti (sospeso a seguito di nuova convocazione da parte delle associazioni datoriali), si è chiuso il 19 giugno il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro del settore.
“Il rinnovo del contratto nazionale degli operai agricoli e florovivaisti, siglato questa notte a Roma, rappresenta un sostegno strategico per la nostra economia. Coinvolge oltre un milione di lavoratrici e lavoratori e riguarda uno dei settori trainanti del Made in Italy. È stato raggiunto un accordo soddisfacente che consolida i diritti e la dignità del lavoro agricolo, punta a incrementare la competitività delle nostre imprese, non arretra di un passo sul piano della lotta al caporalato. Un’intesa che ha confermato anche la capacità, della nostra organizzazione, di negoziare sempre con profondo rispetto e senso di responsabilità”. Lo dichiara Onofrio Rota, Segretario generale della Fai Cisl, che aggiunge:
“Una settimana fa, a seguito della riapertura della trattativa, avevamo scelto di sospendere lo sciopero e mantenere lo stato di agitazione: ora le nostre impostazioni sono state accolte, l’idea pericolosa del salario minimo nazionale è stata accantonata e abbiamo trovato un punto di incontro su un orario più flessibile che possa garantire, laddove necessario, una migliore organizzazione del lavoro, regolando le interruzioni e i recuperi senza modificare le 6 ore e 30. Così come non potevamo lasciare che non giungesse sul caporalato un riferimento chiaro, e nonostante non venga citata la legge 199 sono presenti richiami espliciti alla lotta al fenomeno”.
“L’accordo raggiunto – spiega Rota – comprende risultati importanti sui capitoli degli appalti, della bilateralità, con l’impegno a completare gli Ebat e l’attivazione di nuove funzioni di welfare sussidiario, del contrasto alla discriminazione di genere, con un congedo ampliato anche grazie all’Eban, nonché della formazione professionale, con l’attestazione dei percorsi formativi da parte di Foragri; aspetto, quest’ultimo, fondamentale soprattutto in relazione alla sicurezza, all’agricoltura 4.0 e alle sfide dell’innovazione. Sono stati rafforzati i diritti individuali, sempre grazie alla bilateralità, con avanzamenti su maternità, malattie gravi, congedi parentali. Importante poi la parte relativa alle aziende plurilocalizzate, dove abbiamo accolto la richiesta di contratti aziendali purché in linea con quelli stipulati a livello provinciale. Sul piano dell’adeguamento retributivo abbiamo ottenuto un importante aumento del 2,9%, superiore al 2,3 dell’indice Ipca: sarà diluito in due tranche, di cui la prima già da luglio, del valore di 1,7%, a cui seguirà la seconda, dell’1,2%, ad aprile 2019. Un risultato congruo con le performance del settore e le aspettative future”. “Avviamo così – conclude il sindacalista – una fase nuova, per contribuire ad attivare, con il lavoro agricolo, processi virtuosi di crescita e sviluppo, tutelando la dignità di chi svolge tante mansioni usuranti sulle quali poggia l’eccellenza del nostro agroalimentare”.
[su_button url=”http://www.faicislpadovarovigo.it/wp-content/uploads/2018/06/Rinnovo-CCNL-OPERAI-AGRICOLI-E-FLOROVIVAISTI-2018-2021.pdf” style=”flat” background=”#006643″ size=”5″ icon=”icon: handshake-o” icon_color=”#ffffff”]SCARICA IL TESTO FIRMATO DEL RINNOVO CCNL[/su_button]
– Incremento salariale 2,9% così suddiviso: (+1,7% dal 01 luglio 2018 e + 1,2 dal 01 aprile 2019)
– Regolate aziende plurilocalizzate.
– Sull’orario di lavoro regolate le interruzioni e recuperi senza modificare l’orario di ore 6.30 al giorno.
– Scongiurato il salario minimo nazionale.
– Importanti novità sul welfare.
E’ grande la soddisfazione della delegazione trattante di FAI CISL e del Segretario generale Onofrio Rota.
[su_button url=”http://www.faicislpadovarovigo.it/wp-content/uploads/2018/06/Volantino_RINNOVO-CCNL-OPERAI-AGRICOLI-E-FLOROVIVAISTI.pdf” style=”flat” background=”#006643″ size=”5″ icon=”icon: arrow-circle-down” icon_color=”#ffffff”]SCARICA IL VOLANTINO[/su_button]
Sospeso lo sciopero generale del settore, indetto per il 15 giugno.
“La proposta di riaprire le trattative per il rinnovo del CCNL operai agricoli e florovivaisti, con la conseguente decisione di sospendere lo sciopero nazionale previsto per il 15 giugno, è apparsa come un’apertura positiva a confrontarsi con le nostre proposte e i nostri punti fermi, in particolare quelli sull’abolizione del limite dell’orario di lavoro giornaliero, con tutte le sue implicazioni negative, anche dal punto di vista previdenziale, quelli sull’introduzione di un salario minimo nazionale, in grado di esporre il settore al pericolo di deregolamentazione e di depotenziamento del contratto provinciale, e quelli che riguardano il contrasto al caporalato”. Così Onofrio Rota, Segretario generale della Fai Cisl. “E’ stata determinante – aggiunge il sindacalista – la risposta data da lavoratrici e lavoratori, che ringraziamo per aver dimostrato la ferma volontà di partecipare massivamente a uno sciopero deciso dopo tanti tentativi di negoziazione. Siamo soddisfatti di poterci confrontare nella prossima convocazione portando avanti le nostre istanze in nome della dignità del lavoro agricolo. Per promuovere veramente la crescita del Paese e della persona, la sua inclusione sociale, la sua emancipazione da qualsiasi forma di sfruttamento”.
Le delegazioni sindacali di FAI CISL, FLAI CGIL e UILA UIL saranno ricevute il 19 giugno 2018 alle 10.30 presso la sede di Confagricoltura a Roma.
Roma, 12 giugno 2018
Ben 62 delegati aziendali, provenienti dai territori di Padova Rovigo, Verona e Vicenza oggi 11 giugno hanno partecipato alla prima giornata formativa promossa dalla Fai Cisl Veneto presso il Best Western CTC Hotel di Verona.
I lavori, aperti dal Segretario Regionale Fai Cisl Veneto Andrea Zanin hanno avuto quale filo conduttore, il ruolo e le caratteristiche del delegato aziendale nei luoghi di lavoro, quale attore principale della buona contrattazione di prossimità. I vari tavoli di lavoro sono stati guidati dal responsabile ricerca, formazione e comunicazione Fai Cisl Veneto Prof. Ludovico Ferro.
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Rota: “Una campagna di civiltà per dare voce ai lavoratori”. Presente anche Luigi Sbarra, Segretario generale aggiunto della Cisl
È stata presentata a Roma la campagna “Sos Caporalato” della Fai Cisl contro lo sfruttamento nel lavoro agroalimentare.
“Oltre a batterci, insieme alle altre organizzazioni, nelle opportune sedi istituzionali – ha spiegato il Segretario generale della Fai Cisl, Onofrio Rota – avviamo questa campagna di civiltà con l’obiettivo di raccogliere, tramite numero verde e social, le denunce di quanti lavorano in condizioni di sfruttamento e illegalità nell’agroalimentare. Tutte le segnalazioni saranno preziose per ottenere un monitoraggio di massima sull’evoluzione del fenomeno e per dare voce a tante lavoratrici e a tanti lavoratori vittime di caporalato”.
Il Segretario generale aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra, ha definito l’iniziativa come un “progetto di grande importanza sussidiaria, politica e simbolica”. “La battaglia della Fai e della Cisl – ha dichiarato il sindacalista – continua per la piena applicazione della gamba partecipativa e preventiva della legge 199, conquistata da quasi due anni grazie a una grande mobilitazione nazionale del mondo del lavoro agricolo. Occorre dare attuazione alle leve sociali sui territori per una migliore gestione del mercato del lavoro, spingere sulla premialità legata all’adesione delle imprese alla Rete del lavoro agricolo di qualità, riconfermare gli accordi su progetti di sistema. La guardia del nostro sindacato – ha concluso Sbarra nel suo intervento – resta alta sui possibili tentativi di smantellare quanto di buono fatto fino a questo momento”.
[su_button url=”https://www.rainews.it/tgr/veneto/video/2018/08/ven-Padova-Agricoltura-Caporalato-eb8624fb-dc57-4b52-8ad7-7543997180d3.html” style=”flat” background=”#ed6529″ size=”5″ icon=”icon: tv” icon_color=”#ffffff”]INTERVISTA TGR VENETO del 29 AGOSTO 2018[/su_button]
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Nella notte tra il 23 e 24 maggio 2018 è saltato il tavolo di trattativa tra le organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro che era stato avviato per siglare il rinnovo del CCNL per gli operai agricoli e florovivaisti, scaduto il 31 dicembre dello scorso anno.
Le divergenze non hanno ancora trovato una soluzione che permetta di conciliare le esigenze delle federazioni sindacali Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil con le associazioni sindacali datoriali. Per tale motivo è stata indetta una giornata di mobilitazione regionale nelle prossime settimane che porterà poi, allo sciopero nazionale di tutti gli operai agricoli e florovivaisti indetto per il 15 giugno 2018.
[su_button url=”http://www.faicislpadovarovigo.it/wp-content/uploads/2018/05/sciopero-agricoli-15-giugno-2018-2.pdf” style=”flat” background=”#dedd26″ size=”5″ icon=”icon: arrow-circle-o-down”]SCARICA LA LOCANDINA DELLA MANIFESTAZIONE[/su_button]
Sono troppi – spiegano le organizzazioni di categoria – i punti di disaccordo emersi con le parti datoriali. Le loro richieste sono state ingombranti, per quantità e rilevanza, rispetto alle rivendicazioni contenute nella nostra piattaforma; basti pensare all’abolizione del limite dell’orario di lavoro giornaliero, con tutte le sue implicazioni, anche previdenziali, in un settore dall’alta frammentazione e dalle esigue dimensioni aziendali”. “Altro punto critico – continuano Fai, Flai e Uila – è l’introduzione di un salario minimo nazionale, richiesta che a nostro parere confligge con l’attuale struttura salariale. Anche sulla nostra disponibilità a definire una particolare regolamentazione per le aziende plurilocalizzate, non abbiamo riscontrato il giusto apprezzamento. Così come, in materia di appalti, non sembra essere ancora forte l’attenzione verso norme capaci di frenare il dilagante fenomeno di esternalizzazione della manodopera senza adeguata copertura contrattuale”. “Ci auguriamo – concludono Fai, Flai e Uila – di tornare presto a negoziare anche sui punti che in questa fase della trattativa non hanno ancora ricevuto la considerazione che meritano, come l’aumento salariale, il recepimento di quanto contenuto nella Legge 199, in particolare su trasporto e collocamento, nonché in riferimento alla Rete del lavoro agricolo di qualità, i nuovi strumenti di welfare, il rafforzamento dei diritti individuali e sindacali. La nostra volontà, è quella di chiudere la trattativa siglando un contratto forte, equilibrato e degno di un settore strategico per il Paese, che coinvolge 200mila aziende e oltre un milione di lavoratrici e lavoratori. Abbiamo riscontrato invece dubbi e perplessità inopportuni, che mettono a rischio il consolidamento dei diritti e della qualità del lavoro. Per questo, abbiamo deciso di proclamare lo sciopero generale il 15 giugno. Manifesteremo il nostro dissenso con assemblee e presidi sui luoghi di lavoro e davanti alle Prefetture, per continuare a difendere i diritti dei lavoratori che, con questo rinnovo, dovranno vedere riconosciuti la propria dignità e il rispetto per l’intera categoria”.
A seguito dei drammatici infortuni che si sono susseguiti nelle scorse settimane, Cgil-Cisl-Uil del Veneto hanno deciso di avviare una mobilitazione regionale affinché il confronto che si svilupperà con la Regione Veneto, a seguito della convocazione da parte dell’ente di un tavolo regionale sulla salute e sicurezza sul lavoro, possa produrre concretamente e rapidamente risposte adeguate alla gravità della situazione.
Unitariamente è stata predisposta una Piattaforma da presentare alla Regione e alle associazioni datoriali con l’indicazione delle priorità di azione ed è stato deciso di realizzare una grande MANIFESTAZIONE REGIONALE A PADOVA IL 26 MAGGIO 2018.
Ore 9.00 Concentramento in Piazzale della Stazione
Ore 9.30 Corteo in Corso del Popolo
Ore 10.00 Manifestazione in Piazza Garibaldi
Ore 10.30 Comizi dei Delegati e Segretari regionali di Cgil-Cisl-Uil
[su_button url=”http://www.faicislpadovarovigo.it/wp-content/uploads/2018/05/All_2-Basta-morti-sul-lavoro.pdf” style=”flat” background=”#336e36″ size=”5″ icon=”icon: file-image-o”]SCARICA IL MANIFESTO[/su_button]
[su_button url=”http://www.faicislpadovarovigo.it/wp-content/uploads/2018/05/Dossier-Infortuni-mortali-Veneto_21-maggio-2018.pdf” style=”flat” background=”#dedd26″ size=”5″ icon=”icon: bar-chart-o”]DOSSIER CISL VENETO INFORTUNI DAL 2008[/su_button]
[su_button url=”http://www.faicislpadovarovigo.it/wp-content/uploads/2018/05/All_1-PIATTAFORMA-SALUTE-SICUREZZA-180518.pdf” style=”flat” background=”#122b38″ size=”5″ icon=”icon: file-pdf-o”]SCARICA LA PIATTAFORMA DELLE SEGRETERIE CGIL-CISL-UIL DEL VENETO[/su_button]
La previdenza complementare è una seconda pensione che integra quella che verrà erogata, nel momento del pensionamento, dall’ente pubblico. Obiettivo di questa forma di previdenza, la cui adesione è facoltativa, è dare una risposta al progressivo impoverimento della pensione pubblica frutto delle riforme degli ultimi anni. Difatti, l’attuale sistema di calcolo contributivo, esteso nei confronti di tutti i lavoratori con la riforma del 2011, non potrà infatti garantire rendite previdenziali adeguate ed in linea con gli ultimi stipendi percepiti.
L’attuale sistema di previdenza complementare si identifica in due distinte forme di adesione: quella collettiva, data tramite l’iscrizione ai fondi negoziali sindacali (che convengono per i bassi costi di gestione e per il contributo aggiuntivo a carico del datore di lavoro) e quella individuale, data tramite l’iscrizione a fondi di carattere assicurativo offerti dalle banche, assicurazioni, poste, etc.
> I nostri contributi vengono gestiti con un sistema finanziario a capitalizzazione, ossia i contributi versati oggi vengono investiti in un proprio ‘‘cassetto previdenziale individuale’’ che daranno frutto un domani ad un mix di rendita e/o capitale. Mentre con l’Inps, i nostri contributi, vengono gestiti con un sistema a ripartizione, ossia i contributi versati oggi, servono per pagare le pensioni e prestazioni attuali.
> Per beneficiare del vantaggio fiscale: i contributi versati al Fondo Pensione vengono dedotti dal reddito imponibile, entro il limite di € 5.164,57 annui (Ai lavoratori di prima occupazione successiva al 1° gennaio 2007, nel limite dei primi cinque anni di iscrizione ad un fondo pensione complementare, è consentito, nei venti anni successivi al quinto anno di iscrizione a tali fondi, dedurre dal reddito complessivo contributi eccedenti il limite di € 5.164,67 pari alla differenza tra l’importo di € 25.822,85 ed i contributi effettivamente versati nei primi cinque anni di partecipazione alle forme pensionistiche complementari e comunque per un importo non superiore a € 2.582,29 annuo.)
> La tua posizione contributiva viene alimentata con il tuo TFR e, in aggiunta, solo se aderisci ad un fondo pensione, l’azienda versa un ulteriore quota a suo carico.
[su_note note_color=”#e5f4a7″ text_color=”#555555″ radius=”6″]* la tassazione in fase di erogazione è del 15% che si riduce dello 0,3% per ogni anno di partecipazione successivo al quindicesimo, con un limite massimo di riduzione pari al 9%[/su_note]
Solidarietà Veneto è un fondo pensione intercategoriale; cosa significa?
Una volta iscritto, anche se cambi settore di lavoro, potrai proseguire con l’iscrizione al tuo fondo pensione regionale. Possono affidare il loro futuro previdenziale a Solidarietà Veneto i lavoratori dipendenti di tutti i settori del mondo industriale, artigianale, forestale e agricolo che svolgano la loro attività nel territorio del Veneto. Le contribuzioni al fondo sono quelle previste dal CCNL o dall’accordo aziendale di riferimento. I contributi versati a Solidarietà Veneto sono deducibili fiscalmente fino ad un massimo di 5.164,57 € all‘anno. Gli importi deducibili vengono sottratti dal reddito prima di calcolare l’imposta (reddito meno importi deducibili). Di fatto versando al fondo pensione, abbatti il tuo reddito imponibile fiscale con un conseguente sconto fiscale.
La riduzione delle imposte è pari all’aliquota IRPEF più alta in base al tuo reddito. Ad esempio, con un reddito annuo lordo di 22.000 euro, lo sconto fiscale sarà pari a circa il 28,5% (composto da: IRPEF nazionale 27% più addizionali regionali e comunali, mediamente 1,5%).
[su_button url=”http://www.solidarietaveneto.it/development/solidarietaveneto/contents.nsf/($linkacross)/1F4E485E8CE02092C1257CE100498093/$file/Solidariet%C3%A0%20Veneto%20-%20Adesione%20Dipendenti%20-%20web.pdf” style=”flat” background=”#122b38″ size=”4″ icon=”icon: file-pdf-o”]MODULO ADESIONE LAVORATORI DIPENDENTI[/su_button]
Con Solidarietà Veneto puoi iscrivere al fondo anche un tuo famigliare a carico, così puoi garantire un futuro migliore alle persone a te vicine e ti assicuri vantaggi fiscali immediati.
[su_button url=”http://www.solidarietaveneto.it/development/solidarietaveneto/contents.nsf/($linkacross)/2CB64E79828A6119C1257CE100518FF3/$file/Solidariet%C3%A0%20Veneto%20-%20Adesione%20soggetti%20fiscalmente%20a%20carico%20-%20web.pdf” style=”flat” background=”#122b38″ size=”4″ icon=”icon: file-pdf-o”]MODULO ADESIONE SOGGETTI FISCALMENTE A CARICO[/su_button]
[su_button url=”http://www.faicislpadovarovigo.it/previdenza-complementare-gli-anticipi-e-i-riscatti/” style=”flat” background=”#006643″ size=”6″ icon=”icon: book”]APPROFONDISCI: GLI ANTICIPI E RISCATTI DELLA PROPRIA POSIZIONE COMPLEMENTARE[/su_button]
Onofrio Rota, nuovo segretario generale nazionale della FAI CISL (la federazione Cisl che tutela i lavoratori del settore agroindustriale) che succede a Luigi Sbarra, eletto poche settimane fa a segretario generale aggiunto della Cisl. Rota, alla guida della Cisl Veneto dal 2016, nasce a Taranto il 13 luglio del 1968 e si trasferisce a Treviso all’età di 15 anni. Dopo gli studi di ragioneria, consegue, nel 2007, il titolo di dottore in Scienze Sociali presso l’Università Pontificia di Roma. Inizia a lavorare molto giovane, nel periodo in cui è studente universitario, e fa esperienze presso la Toro Assicurazioni (ufficio sinistri) e presso un’azienda che produce sacchetti di carta (Carta Bianca). Ha il suo primo contatto con il sindacato svolgendo nel 1987 il servizio per la dichiarazione dei redditi nella sede Cisl di via Cacciatori del Sile a Treviso. Nel 1989 viene assunto dalla Quaker Chiari e Forti Spa (settore industria alimentare) dove si iscrive alla Cisl (Fat-Fulpia) e inizia il suo impegno di delegato sindacale. Dopo alcuni anni, nel 1995, è operatore sindacale a tempo pieno sempre per la federazione dell’industria alimentare di cui diventa prima Segretario generale a Treviso e poi, dopo l’unificazione con la federazione dei lavoratori agricoli, della FAI-Federazione dell’Agroindustria sempre di Treviso. Nel 2006 è eletto alla carica di Segretario regionale della FAI CISL Veneto. A febbraio 2015 è stato eletto alla carica di Segretario generale aggiunto della Cisl del Veneto. Da febbraio 2016 è stato eletto a Segretario Generale della Cisl Veneto, incarico riconfermato dopo il XII Congresso del 2017.
Il neo segretario generale Rota, ricordando quanto fatto da Luigi Sbarra e dalla sua segreteria (come la grande spinta data alle forze politiche per far approvare una legge sul caporalato: la Legge n. 199/2016, il non aumento dell’aspettativa di vita per la pensione per alcune categorie di lavoratori agricoli) ha voluto ringraziare tutti i componenti del consiglio generale per la fiducia a lui riposta e per la grande responsabilità che gli è stata affidata.“È in Fai Cisl che sono cresciuto, qui mi sento a casa – ha detto Rota –, ora l’impegno è a continuare nel solco del grande lavoro svolto da Sbarra, dei tanti traguardi tagliati dalla Categoria sul fronte contrattuale, legislativo, organizzativo e della rappresentanza. Portare a compimento questo percorso vuol dire far avanzare le ragioni del lavoro di qualità nei nostri settori e metterle in connessione con una competitività e una innovazione indispensabili nel contesto di Impresa 4.0 e di mercati sempre più interdipendenti e internazionalizzati”.
Luigi Sbarra: “In questi tre anni storiche conquiste dal volto umano. La Fai di oggi – ha aggiunto – è una grande famiglia e una poderosa squadra al servizio degli associati e dello sviluppo. Grazie dunque ad ognuno di voi, e, dal profondo, grazie ad Annamaria Furlan, per una fiducia e una stima che non mi hanno mai abbandonato in questi anni. Tornare a lavorare al suo fianco, è per me un onore e un privilegio”.
“Tanti impegni, tanti sforzi che hanno sempre visto la Cisl al nostro fianco e che sono stati ripagati da tantissime e storiche conquiste – ha ricordato Sbarra –. Penso, alla Legge contro il caporalato, all’impulso che abbiamo dato a una gestione partecipata del mercato del lavoro, alla svolta dell’abolizione dei voucher agricoli, al ruolo di un sistema bilaterale rilanciato, esteso, potenziato. Penso ai risultati ottenuti sulle pensioni, alle nuove possibilità riconosciute a tanti nostri lavoratori di accedere a strumenti di maggiore flessibilità, a cominciare dall’Ape Sociale. Penso all’impulso che abbiamo dato alla definizione di politiche agroalimentari e ambientali integrate, in Italia e anche in Europa, attraverso la nostra presenza nell’Effat nell’Etf, e nella Ces, al nostro contributo a misure legislative e negoziali che hanno stimolato una visione integrata, multifunzionale e organica dei settori consolidando tutele e competitività. “Per me sono stati anni magnifici e intensi. Un’esperienza che serberò sempre nel cuore e nella mente, che mi ha arricchito culturalmente e umanamente. Che mi ha migliorato. Grazie a tutti voi e a ciascuno di voi per avermi accompagnato in questa bellissima avventura. Da parte mia, l’impegno è a continuare con la stessa determinazione ad affrontare i tanti problemi e le tante questioni su cui ci siamo misurati. Nell’interesse di milioni di lavoratori, cittadini e famiglie che si aspettano dalla Fai e dalla Cisl il linguaggio della verità, e una guida lungo il sentiero del riscatto sociale, economico e democratico. Sentiero che abbiamo saputo e sappiamo costruire, indicare e percorrere. Uniti, insieme, verso un traguardo che si chiama bene comune”.
La Segretaria generale Cisl, Annamaria Furlan, intervenuta a conclusione dei lavori, ha ringraziato Luigi Sbarra per il lavoro fatto in questi anni per “ricostruire l’unità interna alla Fai Cisl, una delle storiche e più antiche categorie della Confederazione, attraverso una linea contrattuale chiara e vincente, rappresentando i bisogni e le aspettative di tanti lavoratori del settore agroalimentare”. La leader della Cisl ha aggiunto: “Sono certa che Onofrio Rota, che lascia l’unione sindacale Cisl del Veneto, saprà agire con la sua straordinaria umanità, generosità e preparazione sindacale in continuità con i traguardi raggiunti dalla Fai Cisl in questi anni, facendo crescere ancora di più il protagonismo di questa importante categoria”
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Come ogni anno CGIL, CISL, UIL, celebrano la Festa del Lavoro con iniziative nelle piazze di tutto il territorio nazionale. Quest’anno si è condivisa la scelta di dedicare il 1° Maggio al tema della tutela della salute e sicurezza sul lavoro, scegliendo quale luogo simbolo per la manifestazione nazionale, la città di Prato. La rilevanza del tema, la rinnovata drammaticità dei dati sugli infortuni e le malattie professionali, le mancanze e i ritardi, a partire dall’assenza di una Strategia nazionale di prevenzione e dalle migliaia di aziende non in regola, sono fattori evidenti di quanto ci sia necessità di porre il tema della tutela della salute e sicurezza al centro dell’attenzione del mondo del lavoro. A dieci anni, poi, dall’emanazione del D.LGS. n. 81 del 2008, testo che ha posto le basi di un cambiamento profondo, ancora in evoluzione, nel modo di concepire e rendere fattiva la prevenzione e protezione nei diversi ambiti lavorativi, la scelta fatta acquisisce un valore ancora più significativo.
[su_row][su_column size=”1/3″]
Ore 10.00
Concentramento e Corteo in Piazza Mercatale
Ore 12.00
Comizio conclusivo in Piazza del Duomo
[su_button url=”http://www.faicislpadovarovigo.it/wp-content/uploads/2018/04/01-Locandina-Prato-A4.pdf” style=”stroked” background=”#B0CB1F” size=”3″ icon=”icon: file-image-o”]LOCANDINA MANIFESTAZIONE NAZIONALE[/su_button]
[/su_column] [su_column size=”1/3″]
Ore 9.30
Piazza dei Signori
[su_button url=”http://www.faicislpadovarovigo.it/wp-content/uploads/2018/04/1-Maggio-2018_Padova.pdf” style=”stroked” background=”#B0CB1F” size=”3″ icon=”icon: file-image-o”]LOCANDINA MANIFESTAZIONE PADOVA[/su_button]
[/su_column] [su_column size=”1/3″]
Ore 16.00
Piazza Matteotti
[su_button url=”http://www.faicislpadovarovigo.it/wp-content/uploads/2018/04/1-maggio-2018_Rovigo.pdf” style=”stroked” background=”#B0CB1F” size=”3″ icon=”icon: file-image-o”]LOCANDINA MANIFESTAZIONE ROVIGO[/su_button]
[/su_column] [/su_row]
[su_divider text=”Documenti” style=”dotted” divider_color=”#006643″ size=”6″ margin=”20″]
[su_button url=”http://www.faicislpadovarovigo.it/wp-content/uploads/2018/04/Testo-Unico-81-08-Edizione-Giugno-2016.pdf” style=”soft” background=”#1f4a82″ size=”6″ icon=”icon: file-text”]TESTO UNICO N. 81/2008 SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO[/su_button]