Onofrio Rota, nuovo segretario generale nazionale della FAI CISL (la federazione Cisl che tutela i lavoratori del settore agroindustriale) che succede a Luigi Sbarra, eletto poche settimane fa a segretario generale aggiunto della Cisl. Rota, alla guida della Cisl Veneto dal 2016, nasce a Taranto il 13 luglio del 1968 e si trasferisce a Treviso all’età di 15 anni. Dopo gli studi di ragioneria, consegue, nel 2007, il titolo di dottore in Scienze Sociali presso l’Università Pontificia di Roma. Inizia a lavorare molto giovane, nel periodo in cui è studente universitario, e fa esperienze presso la Toro Assicurazioni (ufficio sinistri) e presso un’azienda che produce sacchetti di carta (Carta Bianca). Ha il suo primo contatto con il sindacato svolgendo nel 1987 il servizio per la dichiarazione dei redditi nella sede Cisl di via Cacciatori del Sile a Treviso. Nel 1989 viene assunto dalla Quaker Chiari e Forti Spa (settore industria alimentare) dove si iscrive alla Cisl (Fat-Fulpia) e inizia il suo impegno di delegato sindacale. Dopo alcuni anni, nel 1995, è operatore sindacale a tempo pieno sempre per la federazione dell’industria alimentare di cui diventa prima Segretario generale a Treviso e poi, dopo l’unificazione con la federazione dei lavoratori agricoli, della FAI-Federazione dell’Agroindustria sempre di Treviso. Nel 2006 è eletto alla carica di Segretario regionale della FAI CISL Veneto. A febbraio 2015 è stato eletto alla carica di Segretario generale aggiunto della Cisl del Veneto. Da febbraio 2016 è stato eletto a Segretario Generale della Cisl Veneto, incarico riconfermato dopo il XII Congresso del 2017.
Il neo segretario generale Rota, ricordando quanto fatto da Luigi Sbarra e dalla sua segreteria (come la grande spinta data alle forze politiche per far approvare una legge sul caporalato: la Legge n. 199/2016, il non aumento dell’aspettativa di vita per la pensione per alcune categorie di lavoratori agricoli) ha voluto ringraziare tutti i componenti del consiglio generale per la fiducia a lui riposta e per la grande responsabilità che gli è stata affidata.“È in Fai Cisl che sono cresciuto, qui mi sento a casa – ha detto Rota –, ora l’impegno è a continuare nel solco del grande lavoro svolto da Sbarra, dei tanti traguardi tagliati dalla Categoria sul fronte contrattuale, legislativo, organizzativo e della rappresentanza. Portare a compimento questo percorso vuol dire far avanzare le ragioni del lavoro di qualità nei nostri settori e metterle in connessione con una competitività e una innovazione indispensabili nel contesto di Impresa 4.0 e di mercati sempre più interdipendenti e internazionalizzati”.
Luigi Sbarra: “In questi tre anni storiche conquiste dal volto umano. La Fai di oggi – ha aggiunto – è una grande famiglia e una poderosa squadra al servizio degli associati e dello sviluppo. Grazie dunque ad ognuno di voi, e, dal profondo, grazie ad Annamaria Furlan, per una fiducia e una stima che non mi hanno mai abbandonato in questi anni. Tornare a lavorare al suo fianco, è per me un onore e un privilegio”.
“Tanti impegni, tanti sforzi che hanno sempre visto la Cisl al nostro fianco e che sono stati ripagati da tantissime e storiche conquiste – ha ricordato Sbarra –. Penso, alla Legge contro il caporalato, all’impulso che abbiamo dato a una gestione partecipata del mercato del lavoro, alla svolta dell’abolizione dei voucher agricoli, al ruolo di un sistema bilaterale rilanciato, esteso, potenziato. Penso ai risultati ottenuti sulle pensioni, alle nuove possibilità riconosciute a tanti nostri lavoratori di accedere a strumenti di maggiore flessibilità, a cominciare dall’Ape Sociale. Penso all’impulso che abbiamo dato alla definizione di politiche agroalimentari e ambientali integrate, in Italia e anche in Europa, attraverso la nostra presenza nell’Effat nell’Etf, e nella Ces, al nostro contributo a misure legislative e negoziali che hanno stimolato una visione integrata, multifunzionale e organica dei settori consolidando tutele e competitività. “Per me sono stati anni magnifici e intensi. Un’esperienza che serberò sempre nel cuore e nella mente, che mi ha arricchito culturalmente e umanamente. Che mi ha migliorato. Grazie a tutti voi e a ciascuno di voi per avermi accompagnato in questa bellissima avventura. Da parte mia, l’impegno è a continuare con la stessa determinazione ad affrontare i tanti problemi e le tante questioni su cui ci siamo misurati. Nell’interesse di milioni di lavoratori, cittadini e famiglie che si aspettano dalla Fai e dalla Cisl il linguaggio della verità, e una guida lungo il sentiero del riscatto sociale, economico e democratico. Sentiero che abbiamo saputo e sappiamo costruire, indicare e percorrere. Uniti, insieme, verso un traguardo che si chiama bene comune”.
La Segretaria generale Cisl, Annamaria Furlan, intervenuta a conclusione dei lavori, ha ringraziato Luigi Sbarra per il lavoro fatto in questi anni per “ricostruire l’unità interna alla Fai Cisl, una delle storiche e più antiche categorie della Confederazione, attraverso una linea contrattuale chiara e vincente, rappresentando i bisogni e le aspettative di tanti lavoratori del settore agroalimentare”. La leader della Cisl ha aggiunto: “Sono certa che Onofrio Rota, che lascia l’unione sindacale Cisl del Veneto, saprà agire con la sua straordinaria umanità, generosità e preparazione sindacale in continuità con i traguardi raggiunti dalla Fai Cisl in questi anni, facendo crescere ancora di più il protagonismo di questa importante categoria”
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