Rinnovo Ccnl agricoltura: salta la trattativa

Rinnovo Ccnl agricoltura: salta la trattativa

Proclamato lo sciopero nazionale dell’intero settore per il 15 giugno 2018 con mobilitazioni regionali

Nella notte tra il 23 e 24 maggio 2018 è saltato il tavolo di trattativa tra le organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro che era stato avviato per siglare il rinnovo del CCNL per gli operai agricoli e florovivaisti, scaduto il 31 dicembre dello scorso anno.
Le divergenze non hanno ancora trovato una soluzione che permetta di conciliare le esigenze delle federazioni sindacali Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil con le associazioni sindacali datoriali. Per tale motivo è stata indetta una giornata di mobilitazione regionale nelle prossime settimane che porterà poi, allo sciopero nazionale di tutti gli operai agricoli e florovivaisti indetto per il 15 giugno 2018.

IN VENETO MANIFESTAZIONE REGIONALE
VERONA – Piazza Dante
15 giugno 2018
dalle ore 10.00 alle ore 12.00

[su_button url=”https://www.faicislpadovarovigo.it/wp-content/uploads/2018/05/sciopero-agricoli-15-giugno-2018-2.pdf” style=”flat” background=”#dedd26″ size=”5″ icon=”icon: arrow-circle-o-down”]SCARICA LA LOCANDINA DELLA MANIFESTAZIONE[/su_button]

 

Sono troppi – spiegano le organizzazioni di categoria – i punti di disaccordo emersi con le parti datoriali. Le loro richieste sono state ingombranti, per quantità e rilevanza, rispetto alle rivendicazioni contenute nella nostra piattaforma; basti pensare all’abolizione del limite dell’orario di lavoro giornaliero, con tutte le sue implicazioni, anche previdenziali, in un settore dall’alta frammentazione e dalle esigue dimensioni aziendali”. “Altro punto critico – continuano Fai, Flai e Uila – è l’introduzione di un salario minimo nazionale, richiesta che a nostro parere confligge con l’attuale struttura salariale. Anche sulla nostra disponibilità a definire una particolare regolamentazione per le aziende plurilocalizzate, non abbiamo riscontrato il giusto apprezzamento. Così come, in materia di appalti, non sembra essere ancora forte l’attenzione verso norme capaci di frenare il dilagante fenomeno di esternalizzazione della manodopera senza adeguata copertura contrattuale”. “Ci auguriamo – concludono Fai, Flai e Uila – di tornare presto a negoziare anche sui punti che in questa fase della trattativa non hanno ancora ricevuto la considerazione che meritano, come l’aumento salariale, il recepimento di quanto contenuto nella Legge 199, in particolare su trasporto e collocamento, nonché in riferimento alla Rete del lavoro agricolo di qualità, i nuovi strumenti di welfare, il rafforzamento dei diritti individuali e sindacali. La nostra volontà, è quella di chiudere la trattativa siglando un contratto forte, equilibrato e degno di un settore strategico per il Paese, che coinvolge 200mila aziende e oltre un milione di lavoratrici e lavoratori. Abbiamo riscontrato invece dubbi e perplessità inopportuni, che mettono a rischio il consolidamento dei diritti e della qualità del lavoro. Per questo, abbiamo deciso di proclamare lo sciopero generale il 15 giugno. Manifesteremo il nostro dissenso con assemblee e presidi sui luoghi di lavoro e davanti alle Prefetture, per continuare a difendere i diritti dei lavoratori che, con questo rinnovo, dovranno vedere riconosciuti la propria dignità e il rispetto per l’intera categoria”.

 

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